giovedì 2 – ore 20.30
Teatro delle Briciole
Una hostess atipica, armata di torcia e microfono, guida il pubblico in una misteriosa esplorazione notturna svelando la presenza di creature fantastiche e delle loro possibili evoluzioni: animali silvestri, una vecchina-topo che tesse baffi di pesce gatto, decine di “lumacoscidi” e, per i più coraggiosi, la tana del “nero-lupo. Attorno a queste figure immaginarie Emanuela Dall’aglio ha creato straordinarie biografie.
EMANUELA DALL’AGLIO
Nata a Parma nel 1974, diplomata Maestra d'Arte, collabora con Laboratorio Zazi (creazione di eventi e attività espressive per bambini in età pre-scolare), col Castello dei Burattini (museo dei burattini di Parma) e con Gioco l'Opera, rielaborazione per bambini delle opere liriche, coprodotte col Teatro Regio di Parma. Ha realizzato decorazioni libere murali, allestimenti di fiere e di mostre collaborando con architetti, designer, esperti di arte multimediale. Ha realizzato una mostra personale a Parma dal nome INCARTESIMI (nuove proposte di decorazione per ambienti). Come costumista e scenografa ha lavorato per molti teatri, compagnie, festival, enti e per la Rai TV. Dopo una decina d'anni di lavoro continuativo presso la Compagnia della Fortezza (Carcere di Volterra), diretta da Armando Punzo, ha ricevuto il Premio dell'Associazione Nazionale Critici. Ha all’attivo più di 50 prestazioni, per un totale di una quarantina di spettacoli di cui 7 di lirica e teatro musicale, a volte come costumista, a volte come scenografa, a volte con entrambi i ruoli. Attualmente collabora col Teatro delle Briciole di Parma, per il quale ha realizzato progetti come: «I’Mnatura. Percorsi per spiare strane creature», un itinerario per giardini, parchi, boschi, musei creato per «Insolito festival»; «Ri-creazione», un allestimento per «S-chiusi. Viaggio teatrale nei negozi “chiusi per crisi”»; «Evoluti», un bestiario fantastico, ripensato per l’oggi, creato per «Invasione degli animali». Nel 2016 ha ideato «Storie sulle Spalle», un progetto che si compone di tre spettacoli: sono stati già realizzati nel 2016 «Rosso Cappuccetto» e, nel 2017, «Gretel e Hänsel», dei quali è autrice, interprete, costumista.
http://emanueladallaglio.tumblr.com/
La cura delle uova
Ogni uovo è diverso, ha il suo tempo di covata, il suo nido, il suo rito, e in un angolo di questo bosco la covatrice se ne occupa. Gli parla, li scuote, li accarezza, li copre e noi possiamo osservarla senza spaventarla e farla volare via
UOVO
[uò-vo]s.m. / (pop. ovo)
materiale: cartapesta
Bisogna tenere l’uovo in un luogo estremamente rumoroso ma caldo, possibilmente sotto una forte fonte luminosa e ogni due settimane scuoterlo delicatamente.
La vecchia
Dal tramonto e per tutta la sera si può scorgere una o più vecchie, a seconda della luna, sul bordo di un corso d'acqua fare la maglia con i baffi di pescegatto.
TRATALPA
[tra-tàl-pa]s.f.
materiale: terra e cartapesta
Ruotando il suo naso durissimo la tratalpa scava lunghe gallerie anche nei terreni più ostili. La tratalpa è un animale molto geloso della sua privacy. Per difendere la tana dagli intrusi è solita ingaggiare terribili combattimenti usando il naso come arma.
La buona notte
Nell'ora che volge al riposo, al chiarore di decine di lumacoscidi, i pensieri sparsi di una cerva ricreatrice, nel suo letto di bosco.
CERVI RICREATORI
[cèr-vi] s.m.p.
[ri-cre-a-tó-re] agg.
materiale:cartapesta e cartone.
Questa particolare specie di cervi ricreatori vive in coppia. Hanno il dono della profezia e un innato senso dell'equilibrio, vivono cercando il bello nelle cose, catalogando e studiando le forme di vita che li circondano. Il loro carattere è leggero, flessibile e inaspettatamente ironico, sono creature riservate ma se conquistate la loro fiducia, sono preziosi compagni di vita.
La paura del buio
Per i più coraggiosi, la tana del nero lupo, buia nera umida e terrosa, dove entrare per intravedere e ascoltare una lupa con i suoi piccoli.
NERO LUPO
[ne-ro]agg./ [lù-po]s.m.
materiale: catrame e rete metallica
Un’antica leggenda narra che l'unico modo per catturare un nero lupo sia usando una catena magica chiamata Gleipnir, costruita con il rumore del passo del gatto, la barba di una donna, radici di montagna, tendini d'orso, respiro di pesce, saliva di uccello. Simile a un nastro di seta alla vista e al tatto, in realtà è talmente robusta che nessuno può spezzarla.
Gazzetta di Parma
IMnatura chiama giovani esploratori
(…) è sul confine tra vero e falso che si sviluppa il coinvolgente , divertito itinerario notturno con più stazioni all’interno del Parco Ducale, ideato e realizzato da Emanuela Dall’Aglio, IMnatura una creazione per Insolito Festival delle Briciole, collaborazione di Sara Ghini e Massimiliano Sacchetti, protagonista-guida del pubblico Simona Ori, una sorta di scienziata/hostess dai modi un po’ nevrotici, voci di Laura Cleri e Isabella Brogi, musica di Faiano Fiorenzani, suono di Andrea Salvadori. I bambini si rendono subito disponibili al gioco di finzione: per poter avvicinare quegli esseri viventi e catturare i loro pensieri –ricerca straordinaria!- è necessario nascondere il proprio odore di umani passando sulla pelle foglie aromatiche, camminare il più silenziosamente possibile… e rendersi “sottili”! Ma l’incanto delle visioni cattura presto anche gli adulti, con la Covatrice –sotto un albero, una maschera d’uccello dal grande becco, i movimenti decisi e delicati a un tempo nel girare le uova, controllare le giuste temperature delle varie specie a lei affidate –o con la Cerva che canta affascinata dalla bellezza, suo il compito, in una sorta d’ispirazione, di dare il nome alle nuove creature. La Ricreatrice ha una lunga asta microfono e il pubblico ascolta: così anche per la Vecchia che, di fianco al laghetto, fa la maglia, tesse amache con i baffi del pesce gatto: ha una maschera sul volto, la pelle resa grigiastra e una lunga cosa che spunta dietro la sedia – e inizia a pensare solo quando qualcuno le si siede di fronte sorridente e lei si rasserena non sentendosi più sola. Ma l’ultima tappa è proprio un rito d’iniziazione -e con una creatura che, esistente in natura, è però andata popolando innumerevoli storie di paura: gli spettatori/partecipanti sono infatti invitati ad entrare dentro la buia tana di Nero Lupo! C’e’ curiosità, mescolata però, nell’allegria a vago timore: ci sarà pericolo reale a violare quel rifugio segreto? Nessun problema: è “solo” teatro! Una bella proposta di Emanuela Dall’Aglio: repliche al Parco per Insolito Festival fino a domani.
Valeria Ottolenghi