venerdì 3 — ore 19
ATIR Teatro Ringhiera
da un’idea di Chiara Stoppa, regia di Arturo Cirillo, aiuto regia di Lorenzo Ponte
adattamento drammaturgico di Carlo Guasconi
con Valentina Picello e Chiara Stoppa
Chiara stoppa, nel 2010, dopo una lunga malattia, esordisce in teatro con il suo monologo Il Ritratto della Salute, scritto con Mattia Fabris, spettacolo apparentemente sul tema del tumore ma che in realtà affronta la difficile questione delle scelte che si fanno nella propria vita.
Dopo questo felice primo lavoro personale, Chiara decide di affrontare un tema ancora più complesso: la morte e l'accompagnamento verso di essa. Per questo secondo capitolo, la scelta drammaturgica verte su un dialogo e Chiara individua subito come sua interlocutrice Valentina Picello, sua amica e collega da vent’anni. Le unisce un'affinità artistica ma soprattutto la condivisione di momenti di vita fra cui un viaggio on the road in Croazia nel 2014 durante il quale tutto ciò che capita loro le porta inevitabilmente ad uno scontro/riflessione sulle loro vite, sulle loro morti e sui miracoli che possono accadere.
Il luogo in cui approdano è la stessa isola in cui l'anno prima Chiara ha accompagnato la sua amica Giovanna per un'ultima vacanza. Giovanna è malata. Giovanna ha trentaquattro anni. Giovanna morirà dopo un mese. Dopo questa vacanza, Giovanna regala a Chiara la sua ultima settimana di vita in ospedale, in cui raccoglie pensieri ed emozioni, riflessioni e contraddizioni.
L'estate dopo, con Valentina, sulla stessa isola, si trasforma nella possibilità di rivivere spazi, rapporti e pensieri con un tempo nuovo, non calcolabile, non identificabile ma solo attraversabile.
Che cos'è questo tempo? Non coincide con nulla, è in mezzo, è quello che c'è in mezzo. Il concetto della vita e della morte vanno scissi. I due limiti del segmento A e B sono nascita e morte, non vita e morte. Quello che ci sta in mezzo, gli infiniti punti C, sono le possibilità che le due attricivogliono raccontare.
VALENTINA PICELLO si diploma nel 2002 presso la Scuola del Piccolo Teatro di Milano, dove lavora con Luca Ronconi in La vita è sogno, Lolita, Phoenix, In?nities, Il Panico e Pornogra?a. Nel 2003 vince il premio Hystrio alla Vocazione. Interpreta Bruto nel Giulio Cesare della Socìetas Raffaello Sanzio. Ha lavorato con Emma Dante, Paolo Rossi, Teatro della Tosse, Claudio Autelli, Vitaliano Trevisan, Fabrizio Parenti, Carlo Cerciello, Renzo Martinelli, Roberto Rustioni, Giorgio Barberio Corsetti e Arturo Cirillo, Compagnia Carrozzeria Orfeo e Eco di fondo di Milano. Nel 2012 è ?nalista ai premi UBU come miglior attrice non protagonista. Fonda la compagnia IdiotSavant di Milano con cui realizza lo spettacolo Shitz di Hanoch Levin e il monologo Alice, cara grazia di cui è interprete e autrice. Nel 2014 vince il Premio Mariangela Melato come miglior attrice emergente. Nel 2015 vince il Premio Duse Social. Nel 2017 la dirige Lorenzo Ponte in Tu sei Agatha ed è in scena con Opera Panica di Alejandro Jodorowsky per la regia di Fabio Cherstich. Nel 2018 è in scena con Freud, l’interpretazione dei sogni per la regia di Federico diTiezzi al Piccolo Teatro.
CHIARA STOPPA nasce a Pordenone ma studia a Milano dove studia recitazione al Piccolo Teatro di Milano, dove si diploma nel 2002. Nel 2008 entra a far parte della Compagnia Atir/Teatro Ringhiera di Milano, diretta da Serena Sinigaglia, che la dirige da molti anni nei suoi spettacoli.A partire dal 2010 organizza e lavora su progetti di formazione per bambini, adolescenti e disabili. A teatro, è stata diretta da Luca Ronconi, Gianfranco de Bosio, Giuseppe Patroni Griffi, Giorgio Sangati, solo per citarne alcuni. Nel 2018 partecipa a L'ultimo Decamerone di Stefano Massini, regia Gabriele Russo, coproduzione Teatro Bellini e San Carlo di Napoli. Grazie a Franca Valeri e Mattia Fabris, gira l'Italia da molti anni con il suo monologo Il Ritratto della Saluteche è diventato anche un libro, pubblicato da Mondadori e nel 2016 vince il premio Sonia Bonacina.