da martedì 31 a venerdì 3
Laboratorio di drammaturgia
con Emanuele Aldrovandi
Laboratorio di scrittura scenica. Il cambiamento è una delle evoluzioni più misteriose e interessanti dell’animo umano. Ma come avviene? Durante la propria vita ogni persona cambia moltissime volte i propri gusti e i propri rapporti personali, più rari sono invece i cambiamenti interiori, che stravolgono la visione del mondo e di se stessi. In entrambi i casi, però, è interessante chiedersi quali siano le spinte che attivano il cambiamento e come queste possano essere ricreate nei personaggi dei testi teatrali, dei romanzi e dei film.
Raccontare in modo credibile un cambiamento è forse la sfida più difficile per un autore, e questo breve laboratorio vuole essere un momento per cercare insieme quali sono i modi più efficaci per farlo.
Aperto ad attori e drammaturghi professionisti e non
EMANUELE ALDROVANDI
(Reggio Emilia, 1985). Dopo la laurea triennale in Filosofia e la laurea specialistica in Lettere, si forma come autore alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano.
Nel 2012 inizia a collaborare con il Centro Teatrale MaMiMò, lavorando a varie produzioni della compagnia. Nello stesso anno vince il “Premio Nazionale Luigi Pirandello” con Felicità e riceve la segnalazione al “Premio Hystrio” con Funziona meglio l’odio. Nel 2013 vince il più importante riconoscimento italiano per la nuova drammaturgia, il “Premio Riccione Pier Vittorio Tondelli”, e i suoi testi iniziano a essere rappresentati in numerosi teatri italiani. Nel 2015 è finalista al “Premio Riccione” e al “Premio Scenario” con Scusate se non siamo morti in mare, al “Premio Testori” con Allarmi! e vince il “Premio Hystrio” con Farfalle. Sempre con Farfalle, nel 2016 vince il “Mario Fratti Award”.
Lavora con vari artisti e compagnie, scrivendo anche adattamenti, traduzioni e drammaturgie collettive.
Partecipa a vari festival nazionali e internazionali, lavora a numerosi progetti con ERT – Emilia Romagna Teatro, collabora con l’Opera di Pechino, scrive alcuni testi brevi per l’evento Musei a Cielo aperto organizzato in occasione dell’EXPO di Milano, fa parte del progetto Connections organizzato dal Teatro Litta in collaborazione con il National Theatre di Londra, viene scelto come autore italiano per l’Obrador d’Estiu della Sala Beckett di Barcellona ed è uno degli autori selezionati per il progetto Fabulamundi Playwriting Europe.
Si occupa anche di insegnamento, tenendo da anni un corso di scrittura a Reggio Emilia con il Centro Teatrale MaMiMò e collaborando con vari enti di formazione fra cui Residenza Idra, Accademia Perduta e la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi.
I suoi testi sono pubblicati e tradotti in inglese, francese, tedesco, catalano, polacco e sloveno.