POSTI ESAURITI
Elvio Longato
Il video, nelle sue infinite declinazioni è oggi il più utilizzato mezzo di comunicazione.
E’ lo strumento che quotidianamente porta in casa nostra la realtà del mondo e il sogno di mondi che invece non ci sono. E’ lo specchio che ci guarda e dice: “esisti!”.
E’ l’archivio dei ricordi: tutto quello che è dentro quel riquadro c’è o c’è stato, tutto il resto, fuori, forse è stato, forse no.
Da sempre il cinema produce regole per dare allo spettatore punti di riferimento spaziali e temporali: A che punto siamo della storia e dove la storia si svolge, chi è il nostro protagonista e in quale momento della vicenda lo stiamo guardando vivere.
E se invece non sapessimo dove siamo? Se esistesse solo ciò che, invece, è fuori dal quel riquadro e tutto ciò che è dentro fosse solo una lunga domanda?
In questo laboratorio cercheremo in modo semplice di considerare questo strumento come un mezzo di espressione. Uno strumento che ci permetta di raccontare noi stessi e quei momenti, quelle scintille o quei lunghi mesi in cui prevale un senso strano che chiamiamo spaesamento. E siamo personaggi che non trovano la storia.