Elena è venuta a trovarci ... da Torino.
Questo il suo diario del percorso
Agosto 2016. Questo viaggio parte da Torino.
L’intenzione alla base è quella di visitare ecovillaggi avviati o in via di “costruzione” per capirne un po’ di più, confrontarsi sui temi della comunità, del lavoro, delle attività, degli ideali e di tutto ciò che può stare alla base del vivere insieme in modo sostenibile. Insomma, una ricerca su due ruote (con il supporto del treno di tanto in tanto) iniziata quest’anno e che spero di poter continuare anno dopo anno.. magari fermandomi un po’ di più in ogni luogo.
2° 3° tappa
Parma- Ozzano Taro- Granara- Parma
Tappa 2: Parma- Fornovo di Taro 23 km.
All’alba delle 11 riesco a partire dall’ostello di Parma. Sono solo 18 km. fino a Ozzano Taro e me la prendo con calma. Attraverso Parma e decido di imboccare Strada Farnese, perchè meno trafficata e passante per la campagna. Seguendola fino in fondo, dove curva e diventa strada Pilastrello, si arriva in centro a Collecchio: paesino a 12 km. da Parma. Qui, mi concedo un po’ di rifrigerio tra le piante sulla collinetta che ospita la chiesa e il cimitero, e riempio le borracce (punto acqua: fontanella nel viale verso l’ingresso del cimitero). Chissà perchè a mezzogiorno ad agosto faccia tutto questo caldo, proprio non si capisce!!!
É il 14 agosto, domenica, e contrariamente a quanto immaginavo, trovo un fornaio aperto dove acquisto focacce per il pranzo.
Nb: pare ci sia un bar dove aggiustano anche le bici (tipo Pie Bikery a Torino credo) ma, l’ho scoperto dopo! Chi ha un po’ di tempo lo cerchi!
Riparto imboccando la statale SS62 e con mia grande sorpresa trovo per un lungo tratto la ciclabile!Non è la prima volta che in Emilia Romagna trovo ciclabili sulle statali, dovrebbe essere così in tutta Italia, che meraviglia!!
Sulla strada c’è un’ottima gelateria. Non fatevela sfuggire!
Arrivo ad Ozzano Taro, il paesino è immerso nel verde. Qui cerco indicazioni per il Museo Ettore Guatelli. http://www.museoguatelli.it/
Consiglio a tutti una tappa in questo museo del quotidiano o “bosco delle cose”, come amava chiamarlo il suo realizzatore. É un luogo pieno di racconti dove, la vita vera diventa opera d’arte senza troppe idealizzazioni.
Per fare le cose con più calma e concedermi di godere del paesaggio e del museo, mi fermo a Fornovo di Taro per la notte.
Tappa 3: Fornovo di Taro- Granara 35 km.
Purtroppo oggi l’alternativa alla statale sarebbe in cima alle colline e sapendo che mi aspetta una salita con il 18% di pendenza prendo coraggio.
Per fortuna non trovo molto traffico. Questa tratta presenta un tunnel, quindi è meglio munirsi di luci e catarinfrangenti prima di partire, e due sottopassi per fortuna aperti e quindi senza problemi di visibilità.
L’obiettivo è arrivare almeno ai piedi della salità che porta al Villaggio Ecologico di Granara.
A fianco alla strada statale, ad un certo punto, vedo una strada asfaltata più piccina; sembra un ciclabile ma non trovo i passaggi per entrarci fino a Stazione dove, chiedendo a due ciclisti, scopro che la ciclabile finisce poco dopo ma che, nella direzione opposta arriva fino a Solignano!Ottima per il ritorno!!
Dopo la stazione di berceto sulla destra incontro finalmente la prima indicazione per Granara, va verso il fiume: meglio di così!
Attraverso il ponte, l’acqua è trasparente, tira un bel venticello e diverse persone fanno il bagno e preparano il pic-nic di ferragosto. Arrivo fino al fondo del ponte, mi affaccio alla salita e...decido che è meglio fare una pausa!
Bagno al fiume Taro!!
Caldamente consigliato!;)
Alle 15 riparto, mi aspettano 6 km. di salita.
6 km. lunghi due ore!O meglio, con la bici così carica, non potevo andare più veloce dei 3km/h. C’è anche da dire che non sono famosa per il mio super allenamento ma, la salita ha dei tornanti che non scherzano!
In compenso, quando ho smesso di guardare la velocià di marcia e mi sono guardata intorno ho scoperto di essere in una strada molto tranquilla, in mezzo alle colline e, fortunatamente con molti alberi sul cammino. Con alcune pause panoramiche e qualche metro scendendo dalla bici sono arrivata alla tanto desiderata strada sterrata che porta all’ecovillaggio.
Il paesaggio è bellissimo e diversi cartelli confermano che la strada è quella giusta!
Adagiate tra le colline verdissime, finalmente appaiono le case e...un tendone da circo (non sapevo ce ne fosse uno) e una casa con pannelli solari intonacata in rilievo a forma di albero: ero certa di aver raggiunto la meta desirata!
4° tappa: Granara-Solignano