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Teatro e arte

granara_teatro_e_arte_02.jpg

Vivere é un'arte: difficile.
Volevamo creare un posto in cui fare arte fosse più facile.

Ci siamo riusciti quando abbiamo issato un tendone da circo in mezzo ai boschi, e incredibilmente la gente è venuta: tanta.

Teatro e arti al di fuori dei luoghi deputati e dei circuiti produttivi. Tra i boschi, in mezzo a gente che sperimenta altre frontiere dell'intelligenza: edifici, energia, modi di coltivare; e soprattutto nuovi modi di vivere e di crescere.

Questo è il teatro, dagli albori dell'umanità, qualcosa che connette le persone e i loro progetti, il mondo reale e quello che vorremmo.

Qui c'è tutto quello che fa teatro: formazione dell'attore, organizzazione, rappresentazione, incontri, produzione, formazione del pubbico.

Siamo il cuore del Festival, che ha una storia ricchissima: nato nel 2000, lo gestiamo dal 2004; autonomamente fino al 2014 e, da allora, insieme all'intero villaggio.
I personaggi del teatro contemporaneo italiano qui trovano una situazione liberatoria e leggera, uno scambio umano col loro pubblico, con cui mangiare intorno al fuoco fuori dai ritmi concitati e dai rapporti stereotipati del teatro "normale".

La parola "teatro" sconfina sempre.

Tra noi ci sono gli artisti visivi del MAGra, che qui a Granara hanno fondato il museo di arte contemporanea più piccolo d'Europa; poi installazioni, lavori ispirati da questo territorio. E ancora incontri con gli artisti, danza, cinema, musica. 

Incoraggiamo lo sviluppo di una rete di persone che collaborino sui singoli progetti e che possano utilizzare le strutture del villaggio anche per esperienze autonome.

Le attività godono del patrocinio e del sostegno del Comune di Valmozzola, della Provincia di Parma e, per la realizzazione del Festival, del contributo Regione Emilia Romagna.

approfondisci »

 

Chi

L' Associazione Teatro Granara organizza e promuove una serie di attività legate alla ricerca e alla rappresentazione performativa. Non solo teatro quindi, ma anche danza, musica e arte contemporanea.

Il MAGra Museo d’Arte contemporanea di Granara è il più piccolo Museo di Arte Contemporanea mai visto.

 

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Approfondimenti

Valori del Festival

Fare incontrare grandi maestri e giovani talenti.

Anche i grandi maestri sono stati giovani ad inizio carriera; oggi intraprendere la carriera teatrale è sempre più difficile.
È importante avere un posto in cui mescolare le scuole e le generazioni, condividere l'esperienza scenica, affinare le tecniche e i ferri del mestiere.
Il festival promuove 
giovani talenti affiancando l'esperienza di maestri del teatro contemporaneo in una logica di dialogo, ascolto e scambio delle competenze.
Serena Senigallia, Renata Ciaravino, Giorgio Sangati, Ascanio Celestini, Arianna Scommegna... oggi sono affermati, quando sono passati da noi erano all'inizio carriera. Oggi contininuamo a credere nella politica del vivaio.

Previlegiare le compagnie che lavorano in autonomia e indipendenza

Le caratteristiche degli eventi prodotti o ospitati sono l’indipendenza, la sperimentazione dei linguaggi, l’incontro tra chi inizia a imparare, chi produce, tra chi è curioso e chi ha una grande esperienza.

Mantenere convivialità e umanità

La convivialità degli eventi, per lo più residenziali, rende possibile una qualità dell’incontro che genera collaborazioni tra gli artisti e approfondisce la trasmissione dei saperi nel rapporto trainer-allievo.
Anche tra artisti e pubbllico ci piace favorire un incontro franco, rilassato; nessun maestro è una star, perfino il divo del rock, quando passa da queste parti, è una persona comune.

Il luogo del teatro non è mai neutrale

Il contesto specifico del villaggio Ecologico di Granara è una cornice “protetta” e naturale  che favorisce lo scambio delle esperienze umane attraverso la relazione, lo studio e il lavoro insieme.
La natura del posto è sempre in scena. Alla lettera: è successo che qualche animale selvatico comparisse in scena durante uno spettacolo.

Scegliere un posto ricco di stimoli ma anche di de-stimoli

La sovrastimolazione cui siamo tutti sottoposti non è amica del teatro, spesso anestetizza e satura, mentre il teatro ha bisogno di sensibilità e capacità di ascolto. Cerchiamo di scambiare stimoli di intensa qualità umana e di denso spessore espressivo.

Tutto è energia

La scelta di un basso impatto ecologico ed energetico non è solo una scelta di campo a difesa del Pianeta: diventa anche uno stile espressivo, si lega a temi sociali e civili come la nonviolenza, il rispetto del suolo, la ricostruzione delle relazioni civili.
Per questo siamo molto orgogliosi di essere il primo Festival a impatto positivo che produce più energia di quanto ne consumi.

E poi ci sono i valori generali del villaggio

Sono un manifesto di vita, in cui il festival si riconosce e si rispecchia, leggetelo: ne vale la pena.

Storia e passate edizioni

La storia del festival è appassionante per tutti: artisti, organizzatori, pubblico e residenti.

Nel 2000 alcuni giovani pazzi appena diplomati alle accademie di teatro come la compagnia A.T.I.R. e l'allora collettivo Dionisi di Milano, decisero di fare un festival in mezzo ai boschi. La gente arrivò, l'esperienza fu entusiasmante. Così, pazzia nella pazzia, comprammo un enorme tendone da circo e lo piazzammo in un bellissimo prato. Funzionò benissimo: nel 2003 alcuni di noi hanno deciso di creare un'associazione per permettere al festival di diventare un'appuntamento annuale. 

Da allora propone un variegato calendario di appuntamenti che vanno dal teatro al cinema alla danza, passando per la musica e l’arte contemporanea. Nel resto dell'anno corsi, incontri e ricerca tengono viva la nostra comunità.

Ospita dal 2007 il MAGra, che vi ha realizzato un museo di arte contemporanea e che in ogni edizione del festivali inaugura PROGETTO<1 : una istallazione nello spazio museo inferiore a un metro quadro, l'esperienza è segnalata dalle riviste di settore ed annoverata nella rete dei musei europei.

Dal  2010 il festival non è più solo di teatro ma espressione delle varie realtà del villaggio ecologico di Granara come l’Associazione Cento Passi (educazione ambientale per bambini e ragazzi), G.eco (Gruppo ecologia), la cooperativa Alekoslab (accoglienza e ospitalità), La Granéra (Gruppo rurale) con un programma integrato di laboratori ed attività.

Dal 2011 al 2015 il Granara Festival ha stretto una forte collaborazione con il centro culturale La Scighera di Milano, in particolare per la scelta e la cura della ristorazione intessendo relazioni positive con i produttori locali e del biologico. Dall'anno scorso l'impegno dei pasti al festival, sempre in aumento, è stato assunto da due cuochi professionisti che prestano la oro opera in molte delle iniziative organizzate al villaggio.

Nel 2016 abbiamo avuto circa 1200 spettatori, 70 iscritti ai laboratori, abbiamo servito oltre 2000 pasti, i pernottamenti (nel campeggio libero e nelle strutture ricettive) sono stati circa 1000.

Granara Festival 2017

Granara Festival 2016

Granara Festival 2015

Granara Festival 2014

Granara Festival 2012

Granara Festival 2011

Granara Festival 2010

Granara Festival 2009

Granara Festival 2008

Granara Festival 2007

Granara Festival 2006

Granara Festival 2005

Granara Festival 2004

Granara Festival 2001

Granara Festival 2000

Chi viene da noi

Sono tantissimi gli artisti che hanno portato il proprio lavoro al festival.

In quindici edizioni, sotto il piccolo tendone, nell'anfiteatro, nel bosco più fitto o in un borgo disabitato vicino a noi, sono passate decine di compagnie, alcuni giovani talenti, altri, moltissimi, generosi maestri di teatro.

Questa è la parola giusta, generosità. Gli artisti che invitiamo al festival, scelgono di sostenere, tenere in vita e dare bellezza a questo evento.
Partecipare al festival di Granara come artista ospite non significa arrivare nel pomeriggio, allestire le scene, puntare le luci, andare in scena, cenare in una sala ristorante vuota, ripartire nella notte o passare una notte in hotel.

Partecipare al festival come artista ospite significa innanzitutto stare in ascolto e iniziare una connessione, un dialogo con il villaggio qualche mese prima dell'evento. In quel tempo ragionare insieme sul "tema" dell'edizione, ipotizzare un percorso, immaginare un laboratorio possibile.

Arrivare al villaggio insieme agli iscritti, aprire la valigia e sistemare i vestiti utili per una settimana. Qualche volta portarsi dietro la famiglia e sistemare molte più valigie.

Vivere ogni giorno gli eventi del festival, discutere e confrontarsi con il lavoro di colleghi spesso solo incrociati in qualche foyèr di qualche teatro in qualche città. Lavorare in uno spazio "recuperato", come una ex-stalla o selvatico come un bosco dell'Appennino.

Rappresentare il proprio spettacolo in un tendone da circo, il pubblico vicino, conosciuto, ogni parola arriva ad ogni cuore e il lungo abbraccio si scioglie in un applauso autentico.

E poi cenare intorno al fuoco, ascoltare cosa è risuonato nel pubblico ascoltando magari un buon musicista.

Portare il proprio lavoro al festival è come partecipare ad una festa in cui ci si scambiano regali. 

Un grazie sentito ai tanti che hanno creduto e sostenuto questo progetto:

Ascanio Celestini, Laura Curino, il Teatro dell’Argine e Mario Perrotta, A.T.I.R, Dionisi Compagnia Teatrale, Alma Rose’, Baby Gang, Teatro Club Udine, CSS Udine, Le Assurd, EmmeA’ Teatro, Teatro dell’Orsa, Europa Teatri, Patrizio Dall’argine e Ca’ Luogo D’Arte, Miloud e i Ragazzi di Bucarest, Compagnia Veronica Cruciani, Cesare Ronconi e Teatro Valdoca, Babilonia Teatri, Danio Manfredini, Mimmo Sorrentino, gli Omini, Maria Carpaneto, Gary Brackett (Living theater), Marco Paolini, Cesar Brie, Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, Gabriella Salvaterra, Saverio La Ruina, Carrozzeria Orfeo, Antonio Rezza...

Bambini e ragazzi al Festival

Lo sguardo bambino dentro il festival.

Al Festival l'associazione Centopassi propone vari laboratori.
Si parte dal principio che la presenza di bambine e bambini, ragazze e ragazze è parte integrante dell'intero evento.
Ma non nella logica del servizio e dell'intrattenimento: i bambini meritano cose pensate per loro ma non "di serie B": devono avere la stessa dignità culturale ed estetica delle cose per gli adulti.
Le attività proposte da Centopassi includono le famiglie, ascoltano i loro bisogni e lasciano spazio a forme di narrazione intergenerazionali e alla prospettiva fantastica.
L'Associazione Cento Passi si occupa principalmente di educazione ambientale presso il Villaggio. 
Le attività proposte durante il festival periodo hanno una connotazione artistica come laboratori di teatro, cinema, arti figurative ecc.; i ragazzi vengono coinvolti in una proposta che include anche le famiglie, ascolta i loro bisogni e lascia spazio allo sguardo fantastico.
 
 

 

Esperienza di ecoturismo durante il Granara Festival

Durante il Granara Festival è possibile risiedere al villaggio senza iscriversi ad uno specifico laboratorio ma seguendo un percorso di esperienze tra visite al villaggio, passeggiate nei boschi, percorsi sull' acqua e sull'energia, letture a tema, giochi e tornei.

L'esperienza di ecoturismo inoltre include:

- Colazione, pranzo, cena e pernottamento in tenda (propria) per l’intera settimana 

- Partecipazione a tutti gli spettacoli, incontri e eventi del festival

 

Impatto positivo

Il Festival è ad impatto energetico positivo

L’elettricità prodotta dai pannelli solari del villaggio supera quella consumata durante il festival. E anche tu tornerai a casa con più energia di quando sei partito.

Dopo un lungo percorso di ricerca  e sperimentazione sul tema dell’impatto energetico dei grandi eventi, abbiamo superato il concetto di “impatto zero” appropiandoci della dicitura “impatto positivo”.
A partire dal 2012 il Granara Festival è il primo in Italia che riesca a consumare meno energia di quanta ne produca il luogo che lo ospita.
Gli artisti e gli ospiti dell’evento si confrontano con una pratica quotidiana di utilizzo di tecniche sostenibili che vanno dal risparmio energetico al lavoro a diretto contatto con la natura.

Come partecipare

Al Festival di Granara si può partecipare con varie formule, scegliendo di iscriversi ad un laboratorio e godere di tutti gli eventi proposti, passare una giornata o un fine settimana con la famiglia o gli amici, assistere ad un singolo evento.

Il programma degli eventi  si delinea dal mattino alla tarda serata includendo momenti di formazione, incontri a tema, e spettacoli, oltre a momenti di convivialità utili anche alla commistione e il confronto tra pubblico e artisti ospiti.

Per ogni edizione del festival costruiamo pacchetti di soggiorno che includono vitto, campeggio, laboratori ed eventi, sono previsti sconti per le famiglie, resta connesso per vedere le proposte della prossima edizione.

Banca del tempo

Il Festival è organizzato da persone che offrono il proprio impegno principalmente a titolo volontario.

Anche gli artisti ospiti aderiscono al progetto con una logica di condivisione e di sostegno.

In questa cornice da diversi anni abbiamo attivato una banca del tempo che si rivolge principalmente a tutti coloro che permangono al festival per il tempo di una settimana. In questo modo, oltre ad alleggerire il lavoro dei volontari permettendo a tutti di godere del festival, si abbatte la logica del “servizio” dando l’opportunità, anche a chi partecipa come fruitore, di conoscere da vicino i meccanismi del festival, dando una mano e contribuendo alla riuscita dell’evento. 

Il progetto banca del tempo ha un’adesione libera e prevede un impegno di un totale di 3 ore nell’arco della settimana in cui prestare la propria opera al Festival. All’arrivo al Villaggio, una volta accreditata la propria presenza, si potrà scegliere in quali orari e in quale mansione essere inseriti.

Sostenitori e finanziatori

PROMOSSO DA                            

 

ORGANIZZATO DA                        

 

 

IN COLLABORAZIONE CON                    

 

CON IL PATROCINIO DI              

 

CON IL CONTRIBUTO DI              

 

MEDIAPARTNER                           

 

Come raggiungerci

contatti

Villaggio ecologico di Granara
loc. Granara frazione Branzone
43050 Valmozzola Parma Italy
 
 
Email villaggio@granara.org

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